Il nemico Cancerogeno che non conoscevamo ! L' ACRILAMIDE
Proprio per la sua natura, il problema acrilamide concerne sia gli alimenti preparati nell'ambiente domestico, sia i prodotti di origine industriale
NESSUNO NE PARLA
Le autorità ne parlano pochissimo, in quanto si vanno ad intaccare enormi interessi in settori produttivi di prim'ordine nel settore fast-food, nel settore dolciario, nel settore dei dolcificanti, in quello delle bevande nervine e dei farmaci. L'acrilamide è una sostanza chimica la cui velenosità è stata provata più volte sugli animali da laboratorio, ai quali causa gravi patologie di tipo tumorale.
Composto chimico che si forma negli amidacei durante la cottura a temperature elevate. Si conosceva da anni come inquinante insidioso presente nel fumo di sigaretta, nelle combustioni industriali e petrolifere, nelle lavorazioni a caldo dei prodotti plastici, nella produzione di carta, collanti e cosmetici.
Le autorità ne parlano pochissimo, in quanto si vanno ad intaccare enormi interessi in settori produttivi di prim'ordine nel settore fast-food, nel settore dolciario, nel settore dei dolcificanti, in quello delle bevande nervine e dei farmaci. L'acrilamide è una sostanza chimica la cui velenosità è stata provata più volte sugli animali da laboratorio, ai quali causa gravi patologie di tipo tumorale.
Composto chimico che si forma negli amidacei durante la cottura a temperature elevate. Si conosceva da anni come inquinante insidioso presente nel fumo di sigaretta, nelle combustioni industriali e petrolifere, nelle lavorazioni a caldo dei prodotti plastici, nella produzione di carta, collanti e cosmetici.
La nocività di questa sostanza è terribile, in quanto spezza e altera le catene del nostro dna, provocando pericolose mutazioni genetiche.
Qui si parla di una ulteriore prova a favore del crudismo e del cibo naturale.
Una prova fondamentale che va ad aggiungersi a quelle sugli enzimi (Edward Howell), sulla leucocitosi da cibi cotti (Paul Kouchakoff), quelle sulla vitalità elettromagnetica (Andrè Simoneton) e quelle sulla organicazione minerale (Liebig e vari autori successivi).
Qui si parla di una ulteriore prova a favore del crudismo e del cibo naturale.
Una prova fondamentale che va ad aggiungersi a quelle sugli enzimi (Edward Howell), sulla leucocitosi da cibi cotti (Paul Kouchakoff), quelle sulla vitalità elettromagnetica (Andrè Simoneton) e quelle sulla organicazione minerale (Liebig e vari autori successivi).
SCOPERTA DEL VELENO ACRILAMIDE
Nell'aprile 2002 sono state pubblicate le prime notizie concernenti la presenza di acrilamide o acrilammide, sostanza cancerogena, in derrate alimentari. A partire da quella data sono state rilevate, da numerosi test di laboratorio, forti concentrazioni di acrilamide in alimenti cotti ad una temperatura superiore ai 100/120°C, con punte massime massime intorno ai 180 gradi.
Nell'aprile 2002 sono state pubblicate le prime notizie concernenti la presenza di acrilamide o acrilammide, sostanza cancerogena, in derrate alimentari. A partire da quella data sono state rilevate, da numerosi test di laboratorio, forti concentrazioni di acrilamide in alimenti cotti ad una temperatura superiore ai 100/120°C, con punte massime massime intorno ai 180 gradi.
Mancano prove documentarie di tipo numerico e statistico su danni specifici al corpo umano, ma è accertata e fuori di ogni dubbio la sua alta pericolosità, come confermato dall’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) e dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), che già nel 2005 ha manifestato la sua preoccupazione per l’alta presenza di acrilammide nei cibi della gente.
Oltre che di danni al fegato e all’intestino, oltre che di cancro, oltre agli enormi guasti ai bambini svezzati malamente, si parla in particolare di danni alla virilità e all’attività riproduttiva, con notevole calo di spermatozoi nei soggetti maschi.
SOSTANZA MICIDIALE PER LE SCORIE MINERALI E LA SENSIBLILITA’ CHIMICA MULTIPLA
Sostanza definita neurotossica, genotossica e cancerogena.
Sostanza sicuramente implicata nelle patologie MCS (Multiple Chemical Sensitivity), come da mie tesine “MCS, ossia sensibilità chimica multipla, malattia del 21° secolo”, del 25/5/10, e “Un mostro di malattia chiamata MCS”, dell’8/6/10. Sostanza accumulatrice di scorie minerali tossiche, quelle che portano alle chelazioni. Sostanza sicuramente micidiale per il sistema renale e per il pancreas.
SOSTANZA MICIDIALE PER LE SCORIE MINERALI E LA SENSIBLILITA’ CHIMICA MULTIPLA
Sostanza definita neurotossica, genotossica e cancerogena.
Sostanza sicuramente implicata nelle patologie MCS (Multiple Chemical Sensitivity), come da mie tesine “MCS, ossia sensibilità chimica multipla, malattia del 21° secolo”, del 25/5/10, e “Un mostro di malattia chiamata MCS”, dell’8/6/10. Sostanza accumulatrice di scorie minerali tossiche, quelle che portano alle chelazioni. Sostanza sicuramente micidiale per il sistema renale e per il pancreas.
L’acrilammide si forma chimicamente attraverso una reazione di conversione dell’asparagina (o acido aspartico), amminoacido che si trova negli amidi e in particolare negli asparagi (quella sostanza poi che dà il classico odore solforoso a chi si è alimentato con asparagi, a condizione di avere reni efficienti che filtrino i solfuri e tutto il resto).
Asparagi, peraltro, che sono ottimi e fanno bene alla salute.
La reazione sotto accusa si chiama “reazione di Maillard”, e avviene a caldo tra un amminoacido e uno zucchero (glucosio, fruttosio, lattosio), conferendo aspetto rosolato e profumo ahimè gradevole al cibo.
Buon profumo di cotto non significa necessariamente salubrità dei cibi, tanto per intenderci.
Asparagi, peraltro, che sono ottimi e fanno bene alla salute.
La reazione sotto accusa si chiama “reazione di Maillard”, e avviene a caldo tra un amminoacido e uno zucchero (glucosio, fruttosio, lattosio), conferendo aspetto rosolato e profumo ahimè gradevole al cibo.
Buon profumo di cotto non significa necessariamente salubrità dei cibi, tanto per intenderci.
BRUCIACCHIATURE, ROSOLATURE, ABBRUSTOLITURE
Ad esempio, sono stati misurati fino a 4500 microgrammi di acrilamide per Kg di patate arrostite a lungo a fiamma alta e fino a 2000 microgrammi di acrilamide per Kg di patatine chips. La massima presenza di Acrilamide si ha nelle bruciacchiature della griglia, nelle rosolature, nelle abbrustoliture, nelle croccantezze, tipo la pelle croccante del pollo al forno, nelle torrefazioni di caffè e orzo.
EVITARE LIVELLI SUPERIORI A 500 MCG PER KG
In altri alimenti, invece, come ad esempio nella polenta cotta, caldarroste, patate alla paesana e croquettes di riso, sono state misurate concentrazioni fra 10 e 200 microgrammi di acrilamide per Kg di prodotto. In campioni di patate arroste al forno è stata riscontrata, come prevedibile, una presenza di 640 microgrammi di acrilamide per Kg. I valori ritenuti accettabili stanno intorno ai 500 mcg di acrilamide per Kg. Ognuno si faccia dunque una riflessione.
CRUDITÀ, BOLLITURE IN ACQUA E COTTURE AL VAPORE
I prodotti crudi, i prodotti bolliti in acqua, i prodotti cotti al vapore o comunque cotti a temperature non superiori a 100/120°C non sono a rischio. Si possono cuocere cibi al forno a 120°C? Certo che sì. Basta prolungare, o se necessario raddoppiare, il tempo di cottura. In questo modo non solo non si corrono rischi, ma si mantengono più o meno inalterate tutte le proprietà nutritive e i sapori dei cibi.
Ad esempio, sono stati misurati fino a 4500 microgrammi di acrilamide per Kg di patate arrostite a lungo a fiamma alta e fino a 2000 microgrammi di acrilamide per Kg di patatine chips. La massima presenza di Acrilamide si ha nelle bruciacchiature della griglia, nelle rosolature, nelle abbrustoliture, nelle croccantezze, tipo la pelle croccante del pollo al forno, nelle torrefazioni di caffè e orzo.
EVITARE LIVELLI SUPERIORI A 500 MCG PER KG
In altri alimenti, invece, come ad esempio nella polenta cotta, caldarroste, patate alla paesana e croquettes di riso, sono state misurate concentrazioni fra 10 e 200 microgrammi di acrilamide per Kg di prodotto. In campioni di patate arroste al forno è stata riscontrata, come prevedibile, una presenza di 640 microgrammi di acrilamide per Kg. I valori ritenuti accettabili stanno intorno ai 500 mcg di acrilamide per Kg. Ognuno si faccia dunque una riflessione.
CRUDITÀ, BOLLITURE IN ACQUA E COTTURE AL VAPORE
I prodotti crudi, i prodotti bolliti in acqua, i prodotti cotti al vapore o comunque cotti a temperature non superiori a 100/120°C non sono a rischio. Si possono cuocere cibi al forno a 120°C? Certo che sì. Basta prolungare, o se necessario raddoppiare, il tempo di cottura. In questo modo non solo non si corrono rischi, ma si mantengono più o meno inalterate tutte le proprietà nutritive e i sapori dei cibi.
CIBI IN PADELLA
E per i cibi cotti in padella? Bisogna evitare di cuocere a fiamma alta e cercare di limitare il più possibile il tempo di cottura. Inoltre, evitare tassativamente di cuocere l'olio e.v.o., che va invece sempre aggiunto a crudo sul cibo già cotto. Nessun dubbio sul fatto che l'alimentazione vegetariana/vegana, tendente all'igienismo e al crudismo, sia la scelta migliore in termini di salute.
E per i cibi cotti in padella? Bisogna evitare di cuocere a fiamma alta e cercare di limitare il più possibile il tempo di cottura. Inoltre, evitare tassativamente di cuocere l'olio e.v.o., che va invece sempre aggiunto a crudo sul cibo già cotto. Nessun dubbio sul fatto che l'alimentazione vegetariana/vegana, tendente all'igienismo e al crudismo, sia la scelta migliore in termini di salute.
RISCHIO ANCHE NEI BISCOTTI, NEI CRACKERS E NELLA PANETTERIA
I ricercatori dell’Università di Stoccolma fecero la sorprendente scoperta dell'acrilamide grazie a studi approfonditi, scoprendo la dannosità di tale veleno nei riguardi del fegato. Originariamente è stata rilevata acrilamide in patate fritte, patatine, biscotti e crackers, crostini di pane, cereali per la prima colazione, patate arrosto, prodotti di panetteria e caffè. Ulteriori indagini hanno rilevato la presenza di acrilamide nella frutta secca, nella frutta al forno, nelle olive nere e in alcune noci tostate.
I ricercatori dell’Università di Stoccolma fecero la sorprendente scoperta dell'acrilamide grazie a studi approfonditi, scoprendo la dannosità di tale veleno nei riguardi del fegato. Originariamente è stata rilevata acrilamide in patate fritte, patatine, biscotti e crackers, crostini di pane, cereali per la prima colazione, patate arrosto, prodotti di panetteria e caffè. Ulteriori indagini hanno rilevato la presenza di acrilamide nella frutta secca, nella frutta al forno, nelle olive nere e in alcune noci tostate.
ELENCO DEI PRODOTTI PIU’ A RISCHIO
Vediamo dunque di elencare i prodotti più pericolosi, per ordine di importanza:
1) Patatine fritte (McDonald’s e simili): 1000 mcg/kg
2) Cipolle fritte (KFC, Burger King): mancano dati, ma è ragionevole pensare che non siamo troppo distanti dalle patatine
3) Caffè solubile istantaneo: 900 mcg/kg (il discorso vale anche per l’orzo solubile, il the, il cacao)
4) Patate fritte: 600 mcg/kg
5) Biscotti vari, cracker, wafer, salatini, bastoncini, fette biscottate, grissini: 500 mcg/kg
6) Caffè normale torrefatto: 450 mcg/kg
7) Crunch al cioccolato Nestlè: 221 mcg/kg
8) Crossfield Choco Puffs Lidl: 192 mcg/kg
9) Pane morbido bianco: 159 mcg/kg
10) Alimenti prima infanzia: 80 mcg/kg
STATISTICHE SETTORIALI
Interessante infine conoscere le statistiche settoriali sugli alimenti che contribuiscono di più alla accumulazione di acrilammide nella popolazione europea (probabilmente gli americani ci battono e gli asiatici ci seguono a ruota):
- Patatine: 16 – 30 %
- Patatine croccanti: 6 - 46 %
- Caffè: 13 - 39 %
- Dolci, panettoni, krapfen, crostoli e biscotti: 10 - 20 %
- Pane, toast, breakfast cereals: 10 - 30 %
PIU’ CUOCI E PIU’ DEVITALIZZI, PIU’ CUOCI E PIU’ AVVELENI
I dati di cui sopra si trovano scartabellando sulle varie ricerche pubblicate sulla rete.
Quello che conta di più è che l’alimentazione tradizionale, quella basata sul cotto, quella basata sulle scempiaggini della Macrobiotica, quella basata sugli imbrogli delle diete low-carb e low-sugar, quella basata sull’illusione della “ impeccabile” Dieta Mediterranea, quella promossa indecentemente da rubriche televisive tipo Gusto e Cotto e Mangiato, viene fuori sbugiardata e con le ossa rotte, da queste importanti rilevazioni.
Non solo più si cuoce e più si devitalizza il cibo, che è già di per sé un fatto noto ed aberrante. Ma succede pure che più si cuoce e più si avvelena il cibo, che è questione di criminale irresponsabilità.
Vediamo dunque di elencare i prodotti più pericolosi, per ordine di importanza:
1) Patatine fritte (McDonald’s e simili): 1000 mcg/kg
2) Cipolle fritte (KFC, Burger King): mancano dati, ma è ragionevole pensare che non siamo troppo distanti dalle patatine
3) Caffè solubile istantaneo: 900 mcg/kg (il discorso vale anche per l’orzo solubile, il the, il cacao)
4) Patate fritte: 600 mcg/kg
5) Biscotti vari, cracker, wafer, salatini, bastoncini, fette biscottate, grissini: 500 mcg/kg
6) Caffè normale torrefatto: 450 mcg/kg
7) Crunch al cioccolato Nestlè: 221 mcg/kg
8) Crossfield Choco Puffs Lidl: 192 mcg/kg
9) Pane morbido bianco: 159 mcg/kg
10) Alimenti prima infanzia: 80 mcg/kg
STATISTICHE SETTORIALI
Interessante infine conoscere le statistiche settoriali sugli alimenti che contribuiscono di più alla accumulazione di acrilammide nella popolazione europea (probabilmente gli americani ci battono e gli asiatici ci seguono a ruota):
- Patatine: 16 – 30 %
- Patatine croccanti: 6 - 46 %
- Caffè: 13 - 39 %
- Dolci, panettoni, krapfen, crostoli e biscotti: 10 - 20 %
- Pane, toast, breakfast cereals: 10 - 30 %
PIU’ CUOCI E PIU’ DEVITALIZZI, PIU’ CUOCI E PIU’ AVVELENI
I dati di cui sopra si trovano scartabellando sulle varie ricerche pubblicate sulla rete.
Quello che conta di più è che l’alimentazione tradizionale, quella basata sul cotto, quella basata sulle scempiaggini della Macrobiotica, quella basata sugli imbrogli delle diete low-carb e low-sugar, quella basata sull’illusione della “ impeccabile” Dieta Mediterranea, quella promossa indecentemente da rubriche televisive tipo Gusto e Cotto e Mangiato, viene fuori sbugiardata e con le ossa rotte, da queste importanti rilevazioni.
Non solo più si cuoce e più si devitalizza il cibo, che è già di per sé un fatto noto ed aberrante. Ma succede pure che più si cuoce e più si avvelena il cibo, che è questione di criminale irresponsabilità.
SCANDALOSA OMERTÀ ED EVIDENTE COLLUSIONE DEI MEZZI TELEVISIVI
Su 24 ore di televisione in qualsiasi canale, si sentirà parlare di sciocchezze ed invenzioni Ebola 300 volte, ma mai una volta di Acrilamide! Se dici la verità e se tocchi i tasti delicati, le varie industrie che ti sovvenzionano mediante gli spot, bloccano i soldini e rimani fregato. Non solo più si cuoce e più si devitalizza il cibo, che è già di per sé un fatto noto ed aberrante. Ma succede pure che più si cuoce e più si avvelena il cibo, che è questione di criminale irresponsabilità.
Su 24 ore di televisione in qualsiasi canale, si sentirà parlare di sciocchezze ed invenzioni Ebola 300 volte, ma mai una volta di Acrilamide! Se dici la verità e se tocchi i tasti delicati, le varie industrie che ti sovvenzionano mediante gli spot, bloccano i soldini e rimani fregato. Non solo più si cuoce e più si devitalizza il cibo, che è già di per sé un fatto noto ed aberrante. Ma succede pure che più si cuoce e più si avvelena il cibo, che è questione di criminale irresponsabilità.
NON ESISTE CONFRONTO TRA FRUTTO E CADAVERE
Quanto alla carne cotta, specie se grigliata o se rosolata negli spiedini, o se indorata al forno, rimane ovviamente il prodotto più pericoloso e cancerogeno sulla faccia della terra. Ognuno poi è libero di suicidarsi a rate come meglio crede, alimentarmente parlando. Ricordiamoci sempre che il peggior frutto, il frutto più inquinato del mondo, è sempre 100 volte meglio di una bistecca biologica.
Quanto alla carne cotta, specie se grigliata o se rosolata negli spiedini, o se indorata al forno, rimane ovviamente il prodotto più pericoloso e cancerogeno sulla faccia della terra. Ognuno poi è libero di suicidarsi a rate come meglio crede, alimentarmente parlando. Ricordiamoci sempre che il peggior frutto, il frutto più inquinato del mondo, è sempre 100 volte meglio di una bistecca biologica.
TRIPLICARE FRUTTA E VERDURA CRUDA, QUESTA E’ LA SOLA RISPOSTA POSSIBILE
Morale della favola? Ancora una volta hanno ragione Pitagora, Ehret, Bircher-Benner, Shelton e, se permettete, anche l’autore della presente tesina.
Triplicare la frutta e la verdura cruda, ridurre al minimo i prodotti cotti, eliminare i prodotti stracotti e quelli di origine animale: una impellente necessità storica, ed anche un vero sgambetto alle multinazionali del cibo e del farmaco.
Morale della favola? Ancora una volta hanno ragione Pitagora, Ehret, Bircher-Benner, Shelton e, se permettete, anche l’autore della presente tesina.
Triplicare la frutta e la verdura cruda, ridurre al minimo i prodotti cotti, eliminare i prodotti stracotti e quelli di origine animale: una impellente necessità storica, ed anche un vero sgambetto alle multinazionali del cibo e del farmaco.
come sempre un ringraziamento a Valdo Vaccaro